Italia sotto forno: ondata di calore record, termometri schizzati verso i 50 °C – caos e allarme salute
Italia si prepara ad affrontare quella che potrebbe essere una delle ondate di calore più intense della sua storia. Dal 21 luglio 2025 un anticiclone africano ha portato temperature estremamente elevate, con punte previste oltre 45‑48 °C al sud, e addirittura sfiorando i 50 °C in zone interne di Sicilia e Sardegna. Nel frattempo, al nord è scattata l’emergenza temporali, grandinate e nubifragi, creando un vero e proprio contrasto climatico nazionale.
I meteorologi avvertono: «siamo sulle soglie del record europeo di 48,8 °C registrato nel 2021». Le regioni più colpite sono Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata, dove si preannunciano almeno cinque giorni consecutivi di caldo infernale. Contemporaneamente Piemonte, Lombardia e zone alpine sperimentano rovesci violenti e precipitazioni concentrate, con rischio allagamenti e frane.
La popolazione è nel panico. I cittadini cercano refrigerio ma le temperature notturne restano altissime, offrendo poco sollievo. Cresce l’allarme sanitario: ospedali affollati, farmaci antinfiammatori esauriti, anziani in difficoltà. Gli esperti segnalano un aumento delle ondate di calore ischemiche e disidratazioni, soprattutto tra i soccorritori e gli operatori all’aperto.
Il contrasto tra il sud arroventato e il nord flagellato dalle piogge esaspera le disuguaglianze climatiche italiane. Turismo in tilt, eventi sospesi, città in difficoltà: si parla di ristoranti chiusi nelle ore più calde, seggiolini bruciati al sole e termometri pubblici rotti.
Dietro a questo clima estremo non c’è solo un anticiclone africano: è una firma tangibile del cambiamento climatico globale. Gli scienziati attribuiscono alla crisi ambientale l’aumento di eventi estremi, con ondate di calore più lunghe e perturbazioni più violentemente concentrate.
Il governo ha lanciato un appello alla popolazione: idratevi, evitate attività fisiche nelle ore centrali, seguite le raccomandazioni sanitarie. I sindaci del sud hanno attivato punti di soccorso e distribuzione d’acqua gratuita. Ma molti denunciano insufficienza delle misure preventive e infrastrutture mal equipaggiate.
Con temperature eccezionali al sud e maltempo anomalo al nord, l’estate 2025 rischia di restare nella memoria per i suoi estremi, non per il relax. I cittadini si interrogano: sarà questa la nuova normalità?
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